Rilancio questa importante iniziativa per portare attraverso l’Italia un messaggio contro la violenza sulle donne e i bambini.
Andrea Raffaelli Enzi lo scorso 21 giugno, è partito da San Donato Milanese con la sua bicicletta, per un giro d’Italia in cui porterà la voce delle donne e dei bambini che hanno subito violenza.
Durante le tappe di questo giro sosterrà la battaglia contro il femminicidio ed il figlicidio intrapresa dall’Associazione Federico nel cuore.
La prima tappa sono stati gli uffici ASL di San Donato Milanese, il luogo dove il piccolo Federico Barakat è stato ucciso a soli 8 anni per mano del padre, in un ambiente che era protetto solo nominalmente. Andrea Raffaelli in quel luogo ha portato un girasole (simbolo della campagna contro il figlicidio e dell’Associazione Federico nel cuore). Questo fiore che guarda sempre verso la luce sarà presente in ogni tappa a testimoniare l’auspicio che si possa trovare gli aiuti giusti per uscire in tempo dal tunnel buio della violenza.
“Andrea con grande entusiasmo porterà nel suo lungo viaggio a tutti un messaggio : BASTA ALLA VIOLENZA SU DONNE E BAMBINI e lascerà un girasole su ogni luogo dove è stato commesso un figlicidio e/o un femminicidio. Questa iniziativa è importante per mantenere viva l’attenzione su questi gravissimi fenomeni che attanagliano la nostra società.”
Andrea da giovane padre testimonierà che un altro tipo di cultura maschile è possibile, che la battaglia culturale contro la violenza va combattuta con ogni mezzo e costantemente. Abbiamo bisogno di non abbassare l’attenzione sulla violenza, perché si riesca a intervenire tempestivamente, perché nessuno debba più vedersi strappar via la vita. Allo stesso tempo dobbiamo chiedere che l’iter giudiziario sia in grado di accertare le responsabilità.
Antonella Penati, mamma di Federico, e noi con lei non ci arrendiamo davanti all’assoluzione in sede penale e civile di operatori e dell’ente (il Comune di San Donato Milanese), che ne aveva la tutela. Ad oggi nessun responsabile, nessun danno biologico, né morale.
È inaccettabile che nessuno sia riconosciuto responsabile di quanto accaduto. Per Federico, per Antonella e per tutte le madri e i figli chiediamo giustizia, chiediamo che si creda alle donne e che ci sia per donne e bambini la giusta protezione e tutela.
Ci auguriamo che le cose vadano meglio in ambito europeo: la Corte europea di giustizia, che ha accettato il ricorso per violazione del diritto alla vita (art 2).
Uniamoci ad Antonella, affinché le nostre voci all’unisono riescano a smuovere una situazione inaccettabile. Ascoltiamo e aiutiamo le donne e i loro bambini, SEMPRE!
Per info e per invitare Andrea a transitare da un particolare luogo scrivere all’Associazione Federico nel Cuore seguiteci su Facebook e scrivete: presidente@federiconelcuore.org – Tel. 345.0066295
Si chiede a tutti i Giornalisti e le relative testate, ai centri antiviolenza, a tutte le Associazioni sportive di aderire all’iniziativa , sostenerla e pubblicizzarla. Per adesioni prendere contatto con l’Ufficio Stampa dell’Associazione per dare risalto all’iniziativa.
Vi ricordo anche la raccolta fondi per sostenere la causa a Strasburgo.
L’ha ribloggato su Blog delle donne.
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