Per la rubrica “come è andata a finire”.
Un passo di civiltà per il quale ci sono voluti tre anni. Sì è dall’autunno del 2014 che si è aperta la tenzone in merito ai costi della fecondazione eterologa.
Apprendiamo da un comunicato di Sara Valmaggi che:
“Il consiglio regionale ha approvato la mozione che ho presentato con la consigliera di Insieme x la Lombardia, Chiara Cremonesi e il Patto civico, che chiedeva che negli ospedali lombardi si possa accedere alle pratiche di fecondazione assistita eterologa con il solo pagamento del ticket. Mi sembra un ottimo passo avanti. L’assessore ha annunciato in aula la delibera entro dicembre: lo prendiamo in parola e auspichiamo che finalmente si ripari la discriminazione, già decretata dal Tar e dal Consiglio di Stato, finora subita dalle coppie lombarde.”
Anni per giungere a questa conclusione, dopo che la Regione Lombardia aveva deciso di porre interamente in carico ai pazienti il costo della pratica, differentemente da quanto previsto per la fecondazione omologa e da quanto messo in atto in altre regioni italiane. Una discriminazione delle coppie lombarde durata un tempo lunghissimo se ci pensiamo. Un aggravio di costi a carico delle coppie ingiustificato e altamente lesivo di una uguaglianza che nei fatti è venuta meno, pur essendo una pratica rientrante nei nuovi Lea.
Ma si sa, questi sono i risultati quando si smembra una legge, la 40/2004 che da subito ha mostrato grossi limiti, a colpi di sentenze della Corte costituzionale e non interviene una legge organica che riorganizzi la materia, ma si procede per pezzi, per successive modifiche nelle prassi, altamente variegate anche a causa dell’autonomia regionale in materia sanitaria.
E speriamo che la delibera regionale arrivi entro la fine dell’anno. E speriamo che si torni a parlare seriamente di legge 194, di contraccezione accessibile, di sessualità consapevole e di infiltrazioni confessionali che vogliono imporsi sulle scelte delle donne. Questioni che in Lombardia, ma anche altrove, sono urgentissime e per troppo tempo dimenticate e diventate marginali perché “scomode” a livello di ritorno elettorale.
Vi invito a firmare questa petizione per una contraccezione gratuita e consapevole.
Per approfondire:
Sul business dell’eterologa: http://www.repubblica.it/salute/2017/07/05/news/italia_l_eterologa_e_in_mano_ai_privati-170054707/
I nuovi Livelli Essenziali di Assistenza. Le novità per la salute della donna:
http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_5_1.jsp?lingua=italiano&id=334
Da gennaio: http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/eterologa-ticket-1.3633354
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