Il mio articolo per Mammeonline sulla Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Qui un estratto:
Cosa è il futuro, cosa rappresenta, come (e se) riescono a proiettare i loro sogni e interessi nel loro domani?
Senza un sistema che li motivi, li sproni a investire nell’oggi per un futuro migliore, è come se si lasciasse appassire una prospettiva per le generazioni dei prossimi adulti: “assieme al futuro muore la speranza, il piacere di vivere per crescere e diventare se stessi” (Charmet 2012).
L’incertezza degli adulti di oggi, la precarietà, l’emarginazione, il disagio diventano delle zavorre per i più piccoli. Se l’ascensore sociale è fermo da tempo, e nessuno pensa a intervenire in modo strutturale, se la sensazione generale è che non siamo un Paese meritocratico, bensì il successo appare legato alle risorse o alle reti familiari e amicali, piuttosto che alle capacità e alle competenze, se le istituzioni non investono in crescita e promozione sociale, il sistema entra in una crisi molto complessa, dalla quale è complicato uscire.
Si riaffaccia l’idea che studiare non serva, tanto poi tutto è vano, ci sono altri fattori. Così si compromette il futuro di intere generazioni.
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