Lo scorso 15 gennaio 2016 il Governo ha approvato un decreto che depenalizza per la donna il reato di aborto clandestino ma al contempo prevede un innalzamento delle sanzioni: non più “fino a 51 euro”, ma “fino a 10.000 euro”.
Questo provvedimento non evidenzia le cause a monte di un ritorno preoccupante agli aborti clandestini tra cui innanzitutto un abnorme numero di obiettori di coscienza, la cui media nazionale del 70%, raggiunge in alcune regioni anche quote superiori al 90%.
Invece di incrementare l’educazione ad una contraccezione diffusa e di assicurare un servizio di IVG certo ed efficiente si sceglie di colpire economicamente le donne.
L’elevato numero di obiettori si traduce in enormi difficoltà di accesso ad un iter sicuro e celere, con tante donne costrette ad andare in altre regioni per poter interrompere la gravidanza. Il problema è tanto acuito dal fenomeno dell’obiezione di struttura, a causa della quale interi reparti ospedalieri non praticano le IVG e non applicano la legge, che persino i giornali esteri ne scrivono.
Il nostro auspicio è che si apra al più presto un dibattito istituzionale che porti lo Stato a farsi garante del diritto ad un aborto libero, gratuito e sicuro, per consentire alle donne la scelta di diventare madri liberamente e consapevolmente.
Chiediamo allo Stato risposte adeguate contro gli aborti clandestini e non aumenti di sanzioni economiche, e quindi rivendichiamo la concreta applicazione della 194, nata per salvaguardare la salute delle donne ma ad oggi svuotata di reali tutele a causa dell’obiezione di coscienza.
Per questi motivi domani lunedì 22 febbraio proveremo a portare all’attenzione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e della Ministra della Salute Beatrice Lorenzin la nostra ”obiezione” con un tweetbombing, lanciando tutte in contemporanea, dalle 12,00 alle 14,00 e dalle 19,00 alle 21,00, questo tweet:
#ObiettiamoLaSanzione No all’aggravio delle sanzioni per l’aborto clandestino @matteorenzi @bealorenzin
con allegata la vignetta di Stefania Spanò con cui inizia questo post.
Chiediamo a chiunque voglia sostenere queste ragioni, di unirsi a noi fattivamente, partecipando al tweetbombing seguendo le indicazioni di cui sopra.
C’è bisogno di tutt*, per un diritto di tutt*!
Anarkikka attivista, vignettista
Loredana Lipperini
Cristina Obber
Pasionaria.it
Antonella Penati
Maddalena Robustelli
Simona Sforza blogger e attivista
Nadia Somma blogger e attivista
Lorella Zanardo
La rete delle reti femminili
Casa Internazionale delle Donne di Roma
Suny Vecchi Frigio
p.s.
Chi desidera partecipare e non usa Twitter può anche inviare una email. Quest’ultima dovrebbe avere come oggetto “Obiettiamo la sanzione” e come corpo questo testo, da destinare al Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, matteo@governo.it, ed alla Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, LORENZIN_B@CAMERA.IT. La mail dovrebbe concludersi con la propria firma.
Per adesioni, inserire un commento nel post di Anarkikka sull’Espresso: http://anarkikka.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/02/21/obiettiamolasanzione/
UN ENORME GRAZIE A TUTTE COLORO CHE HANNO LAVORATO IN QUESTI GIORNI E CHE DOMANI CONTRIBUIRANNO ATTIVAMENTE A QUESTA PROTESTA, UNITE E’ MEGLIO! 🙂