Il mio nuovo articolo per Mammeonline tra pratiche per la conciliazione e qualche considerazione sull’urgenza di avere una rappresentanza istituzionale in grado di portare in primo piano nell’agenda politica le questioni delle donne.
Qui di seguito un estratto, potete leggere l’intero articolo a questo link:
Come promesso, in pieno solleone estivo, la commissione europea ha appena pubblicato una roadmap (quanto ci piace fare tabelle di marcia chepoi nessuno tradurrà in fatti) che definisce le opzioni politiche in programma per affrontare le sfide della conciliazione lavoro-famiglia per genitori che lavorano.
Il sole di agosto produce questo documento. A poco serviranno delle tabelle di marcia, se poi non ci metteremo in marcia seriamente.
(…)
L’UE in definitiva consiglia soluzioni “mix”. Ma in pratica la roadmap appare debole, indebolita da quella sussidiarietà di cui parlavo in precedenza e che ha portato al fallimento della direttiva a giugno. Ci si scontra sempre con i veti interni e le difficoltà interne di ogni singolo Paese a varare soluzioni che vadano in una direzione unitaria.(…)
Non abbiamo più ritenuto necessario e urgente avere un ministero dedicato alle pari opportunità e questo a dice lunga. Nonostante le varie pressioni e richieste nulla ancora si muove. Non ci basta qualcuno che ci sciorini dati, ci vuole competenza, attenzione e conoscenza delle problematiche delle donne, a livello nazionale e locale, qualcuno che sia una interfaccia credibile in sede europea, che sappia dialogare con le parti sociali. Saremo sempre indietro se non riusciremo a invertire la rotta. Non ci bastavano ieri e non ci bastano oggi le rassicurazioni che si prenderanno cura delle questioni delle donne.
Temo che solo le aziende più grandi – ed anche a fatica – si uniformeranno. Insomma, io ho poche speranze per me e per tutte quelle che lavorano in piccole realtà
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Dopo il ritiro della proposta della Commissione per la modifica della Direttiva sul congedo di maternità, a novembre 2015 (18 mesi) la Commissione ha lanciato una prima fase di consultazione con le organizzazioni delle parti sociali europee su come migliorare il work – life balance e ridurre gli ostacoli alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=89&newsId=2380
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