Questa è una storia di coraggio, di rivoluzione straordinaria, di un grande uomo che ha pensato alle donne. Questa è una storia che viene dall’India, paese segnato da continue e atroci violenze sulle donne, ma oggi voglio parlare di una storia che apre il cuore.
Avevo già affrontato la problematica della mancanza degli assorbenti femminili in Africa.
Arunachalam Muruganantham è un uomo che ha dovuto lasciare gli studi a 14 anni per poter lavorare e portare un aiuto economico alla madre vedova. A un certo punto della sua vita si accorge delle problematiche che una donna deve sopportare durante il ciclo mestruale, che diventano montagne se non si ha la possibilità di adoperare degli assorbenti igienici. Stracci vecchi, segatura, cenere, sabbia, foglie sono comunemente usati, con un rischio di contrarre infezioni altissimo e con gravi conseguenze sulla salute della donna. Spesso le donne si vergognano di stendere questi stracci al sole per farli asciugare, quindi immaginatevi le conseguenze. Il 23% di ragazze indiane lasciano gli studi quando raggiungono la pubertà. Muruganantham ha deciso di inventare un macchinario per consentire di produrre assorbenti a basso costo. Ma questo non spiegherebbe la forza delle idee di quest’uomo. Ha messo la sua invenzione a disposizione di tutti, girando per tutta l’India (ora ha varcato anche i confini nazionali, arrivando in Kenia, Nigeria, Filippine, Bangladesh ecc.), mostrando alle donne come fabbricare da sé (trasferendo loro il know-how necessario), per poi essere autonome nella produzione e poter rivendere gli assorbenti. L’umiltà e la generosità del suo ideatore hanno reso questo progetto indicibilmente prezioso e ne hanno decretato il successo. Un progetto nato dall’idea di un uomo per le donne, gestita e diffusa in modo tale che le donne potessero poi a loro volta aiutare altre donne.
Per capire meglio la filosofia di vita di Muruganantham:
“Muruganantham now lives with his family in a modest apartment. He owns a jeep, “a rugged car that will take me to hillsides, jungles, forest”, but has no desire to accumulate possessions. “I have accumulated no money but I accumulate a lot of happiness,” he says. “If you get rich, you have an apartment with an extra bedroom – and then you die”.
“his proudest moment came after he installed a machine in a remote village in Uttarakhand, in the foothills of the Himalayas, where for many generations nobody had earned enough to allow children to go to school. A year later, he received a call from a woman in the village to say that her daughter had started school. “Where Nehru failed,” he says, “one machine succeeded”.
[…] tema “assorbenti” avevo già scritto due post (QUI e QUI). In quei casi parlavo di come fosse essenziale un semplice assorbente per cambiare la vita […]
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