Leggetelo, perché dobbiamo riflettere su ciò che si sta consumando a spese della salute della donna, a causa dell’orribile legge 40 e di una applicazione difficile della 194. Dobbiamo uscire dal silenzio e non abbandonare il dibattito su questi temi, i diritti vanno difesi e occorre lottare per eliminare i muri tuttora esistenti.

In un periodo storico in cui i diritti delle donne all’autodeterminazione sono costantemente minacciati, una vicenda come quella di Valentina ha ribadito la necessità di lottare perchè non si torni indietro, non si torni agli aborti clandestini, quelli in cui le donne morivano.
I siti femministi nel riportare la storia di Valentina si sono soffermati sulla sacrosanta denuncia dell’eccesso di obiezione di coscienza che viene a configurarsi in questo caso, ma in realtà in tutti, come mancata assistenza medica, sulla necessità quindi di rivedere la legge 194 in questo senso, limitando o eliminando, io personalmente sono per la seconda opzione, la possibilità di obiezione dei medici ginecologi, ma non ho visto…
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