Ieri alle primarie regionali lombarde del PD è accaduto un fatto molto importante, a mio avviso. Diana De Marchi ha segnato un 42, 81% di preferenze, vincendo a Milano e in altri 5 capoluoghi su 12. Un segnale chiaro ai vertici. La base ha gli occhi aperti e non si lascia ingabbiare nelle solite logiche dettate dalla convenienza. Il risultato ha segnato un non plebiscito per Alfieri. Nonostante le premesse e i sabotaggi interni, Diana ha dimostrato che quando si fanno le cose bene i risultati arrivano e ritornano come conferme. In poco più di due settimane di campagna ha raggiunto questo risultato, ci sarà pure un motivo? Sicuramente avrà pesato ciò che sta accadendo a Roma. Lo strappo non dev’essere piaciuto a molti, diciamo quasi a nessuno con un po’ di amor politico. Ma al di là del quadro generale, ha contato molto la forza, la grinta e le idee che ha portato in giro Diana, non solo in questa occasione. Lei è la testimonianza di come occorra costruire un percorso nel lungo periodo, senza improvvisazioni o facili arrampicate al servizio di qualcuno. L’approccio deve essere quello della coerenza, della serietà, senza intrighi o calcoli personalistici. Questo è il PD che vorremmo. Il PD di Diana e di Pippo e di tanti altri che non si adeguano ad ogni costo, che non confondono la politica con i giochi di palazzo. Grazie Diana per aver scritto questa bella pagina.
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