Stiamo assistendo a una sorta di scontro sui confini ideali tra Unione Europea e ciò che fu l’URSS. Non è proprio una rivisitazione della cortina di ferro, ma è certo che la Russia sta deliberatamente cercando di rafforzare le proprie posizioni di egemonia economica, politica e culturale su quei territori dell’Europa orientale. Abbiamo in precedenza affrontato il tema, parlando dell’Ungheria e dell’Ucraina. Oggi, passiamo alla Repubblica Moldava o Moldova, che dir si voglia (questioni di geopolitica). All’interno di questa piccola realtà di circa 3 milioni di abitanti, esistono due regioni autonome: la più leggendaria Transnistria e la Găgăuzia. Quest’ultima, a statuto autonomo dal 1995, sta mostrando di recente una certa allergia al progetto della Repubblica che prevede un tentativo di avvicinamento all’UE, spalleggiato fortemente dalla Romania. La questione è molto delicata e agli occhi di noi europei, difficilmente comprensibile. Ci sono di mezzo varie componenti: una di natura culturale, in quanto i gagauzi sono una popolazione di origine turca, “russificata”, mentre la maggioranza si potrebbe assimilare ai romeni. Poi, naturalmente ci sono dei fattori economici in gioco. La frangia gagauza che si oppone all’integrazione europea ha indetto autonomamente per il prossimo 2 febbraio un referendum, per affermare il principio di autodeterminazione gagauzo nella scelta tra UE e Unione Euroasiatica (una nascente unione di alcune ex repubbliche sovietiche, che dovrebbe nascere nel 2015, sotto il manto protettivo di Putin). Fra resistenze e intoppi vari, la situazione interna non è per niente rassicurante. Certamente l’integrazione interna di questi Paesi non è mai stata affrontata seriamente, per questo permangono forti frizioni e spinte autonomiste, che a noi appaiono francamente anacronistiche, ma che sul territorio accendono gli animi. Putin da statista di stampo ottocentesco è abile nello sfruttare a seconda del proprio interesse il concetto di autodeterminazione delle minoranze, salvo poi razzolare male (vedi Georgia e Cecenia).
Per approfondimenti:
– http://ziarulnational.md/ce-vor-gagauzii/
– http://www.friendsofpresseurop.eu/2014/01/la-gagaouzie-pour-les-nuls.html
– http://www.presseurop.eu/it/content/article/4356481-come-l-europa-ha-perso-l-ucraina
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